Obbligo-Catastrofali
Anteprima-Home-Corazza

Cos’è la Polizza Catastrofale Obbligatoria per le Imprese?

A partire dal 1 ottobre 2025, tutte le medie imprese italiane devono stipulare una polizza assicurativa contro eventi catastrofali, come terremoti, alluvioni, frane e inondazioni. Questo obbligo è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2024 (Legge 30 dicembre 2023, n. 213) e mira a proteggere il patrimonio aziendale da danni derivanti da calamità naturali.

Le scadenze per l’adempimento dell’obbligo assicurativo variano in base alla dimensione dell’impresa:

  • Medie imprese (fino a 250 dipendenti): scadenza fissata al 1° ottobre 2025
  • Micro e piccole imprese: termine ultimo il 31 dicembre 2025

Cosa copre la Polizza Catastrofale e a chi si rivolge l’obbligo?

L’obbligo di stipulare la polizza catastrofale riguarda tutte le imprese con sede legale in Italia e quelle estere con stabile organizzazione nel nostro Paese, iscritte nel Registro delle Imprese ai sensi dell’articolo 2188 del Codice Civile. Sono escluse le imprese agricole, per le quali esistono specifiche disposizioni, e quelle i cui beni immobili presentano abusi edilizi o difformità urbanistiche.

Anteprima-Home-Corazza

Protezione del patrimonio aziendale

Gli eventi catastrofali hanno un impatto devastante: un terremoto o un’alluvione possono compromettere anni di investimenti in pochi minuti. Con la polizza, i fabbricati, i macchinari, le attrezzature e persino i terreni aziendali sono protetti, evitando che un sinistro diventi sinonimo di fallimento.

Continuità operativa e rapidità di ripresa

Un’impresa che rimane ferma anche solo pochi giorni a causa di danni ingenti subisce conseguenze enormi: perdita di clienti, interruzione delle forniture, ritardi produttivi. L’assicurazione permette di ricevere risarcimenti che accorciano i tempi di ripristino delle strutture e di riavvio delle attività.

Accesso facilitato a contributi pubblici e incentivi

In caso di calamità, le aziende non in regola con l’obbligo assicurativo rischiano di restare escluse da bandi, agevolazioni o fondi messi a disposizione dallo Stato o dalle Regioni. Avere la polizza attiva non solo evita questa penalizzazione, ma in molti casi diventa requisito per partecipare a programmi di sostegno.

Gestione proattiva del rischio

La stipula di una polizza catastrofale non è un semplice documento: è un’occasione per analizzare la propria esposizione ai rischi naturali e implementare misure preventive. Affiancando alla copertura assicurativa anche consulenze e strumenti di valutazione del rischio, assicura l’impresa di dotarsi di piani di emergenza.

Conseguenze-dellinadempimento-e-come-adeguarsi
Anteprima-Home-Corazza

Conseguenze dell’inadempimento e come adeguarsi

La prima conseguenza è l’esclusione da contributi pubblici, che rende molto più difficile accedere a sovvenzioni, agevolazioni finanziarie o fondi straordinari messi a disposizione dallo Stato e dagli enti locali in caso di calamità. Inoltre, senza copertura assicurativa, l’azienda deve affrontare da sola i costi ingenti di ripristino e ricostruzione, mettendo a repentaglio la propria sopravvivenza economica. Gli step da seguire per adeguarsi sono semplici:

  • Valutare la dimensione dell’impresa per individuare la categoria di appartenenza (micro, piccola, media o grande);
  • Consultare il Registro delle Imprese per verificare l’iscrizione e la sede legale;
  • Rivolgersi a un consulente assicurativo qualificato, capace di analizzare le diverse soluzioni e proporre la copertura più adatta al contesto aziendale.
  • Stipulare la polizza entro la scadenza prevista, evitando sanzioni e criticità.

Proteggere i propri beni non significa soltanto rispettare la legge, ma garantire la continuità operativa, la sicurezza dei lavoratori e la stabilità economica dell’impresa.

Richiedi la tua consulenza personalizzata